Il New York Times: cosa fare in trentasei ore a Napoli

Una vista di Napoli e del Vesuvio dal mare foto di Nadia Shira Cohen per The New York Times
Una vista di Napoli e del Vesuvio dal mare foto di Nadia Shira Cohen per The New York Times

I suggerimenti di Ingrid K. Williams del New York Times sui posti da non perdere per un giro di trentasei ore a Napoli: la mia traduzione per Luciano Pignataro WineBlog.

La città di Napoli nel Sud Italia, capoluogo della regione Campania, ha una reputazione di corruzione e criminalità, sia microcriminalità che criminalità organizzata. Ma il cambiamento è in atto. Un nuovo sindaco ha introdotto iniziative per ripulire la città a partire dal liberare le strade dai rifiuti e organizzare i caotici flussi di traffico. Un florido scenario di arte contemporanea – in musei, gallerie e persino stazioni della metropolitana – sta azionando la rinascita culturale della città. Attenzione però: i problemi permangono ma coloro che sono consapevoli dei vizi di questa antica e vivace città saranno ben ricompensati dalle sue virtù.

Venerdì

Ore 16:00
1. PASSEGGIATA SUL LUNGOMARE

Ad Aprile l’accesso alle auto è impedito nelle strade che costeggiano il mare di Via Caracciolo e Via Partenope e così  queste arterie intasate dal traffico si trasformano in un piacevole lungomare per il passeggio. Passeggiare qui consente di godere della meravigliosa vista del Vesuvio, dell’isola di Capri in lontananza e di un cielo con uno splendido tramonto. Poi attraversate la Villa Comunale ed entrate nel cortile dove si nasconde la galleria d’arte Studio Trisorio (Riviera di Chiaia, 215; 39-081-414-306; studiotrisorio.com). La galleria, che ha inaugurato una nuova area espositiva verso la fine del 2011, ospita dei cicli di mostre interessanti tra cui, al momento, una di Rebecca Horn.

Ore 20:00
2. DIPINTI CREATIVI

Uno dei cibi più innovativi in questa città viene servito da Squisitezze (Via Costantinopoli, 100; 39-081-401-578; lastanzadelgusto.com), cheese bar e conviviale osteria.

Mario Avallone – foto Monica Piscitelli
Mario Avallone – foto Monica Piscitelli

Il menu creativo – creato dallo chef Mario Avallone del ristorante al piano superiore, la più formale Stanza del Gusto – è scritto con pastelli sulle lavagne a muro. Da non perdere il delizioso arancino di mare con una crosticina rossa che si rompe e rivela un cuore cremoso di riso e pesce. C’è anche una bella lista di birre artigianali di qualità, incluse molte di quelle prodotte dal microbirrificio campano Karma che vi prepareranno per il birramisù, una rivisitazione del classico dessert con caffè espresso. Cena per due sui 50 euro.

Ore 23:00
3. CHIAIA

Il quartiere di Chiaia è ricco di gallerie di arte e boutique ma è anche il centro più importante della vita notturna. Fermatevi da Barril (Via Giuseppe Fiorelli, 11), un wine bar che ha aperto a luglio con un arredamento tutto bianco e candele sui tavoli in legno. Se il patio coperto diventa troppo affollato, scendete giù verso l’enoteca Belledonne (Vico Belledonne a Chiaia, 18; 39-081-403-162; enotecabelledonne .com), dove gli abitanti del posto escono fuori dai stretti vicoli per sorseggiare il vino quando la folla diventa consistente. Concludete la serata nell’atmosfera rilassata del Trip (Vico Belledonne a Chiaia, 18; 39-081-403-162; enotecabelledonne .com), un locale che sfida le etichette. La multisala ospita diversi eventi – gruppi di gioco per bambini la mattina e feste a tema la sera – e divanetti su cui attardarsi con un cocktail fino a tardi.

Sabato

Ore 10:30
4. DESIGN NAPOLETANO

A Napoli ci sono i migliori sarti italiani ma gli abiti su misura richiedono tempo e molte prove. Scegliete una cravatta di seta stampata fatta a mano dal venerato sarto napoletano E. Marinella (Riviera di Chiaia, 287A; 39-081-245-1182; marinellanapoli.it). Per lo stile locale di una varietà diversa date un’occhiata ai colorati articoli per la casa di impronta contemporanea al negozio Raro di interior design (Via Martucci, 52; 39-081-761-8461; raro-design.com).

Ore 13:00
5. SALSA ROSSA, GELATO BIANCO

Provate la salsa al pomodoro alla Cantina di Via Sapienza (Via Sapienza, 40-41; 39-081-459-078; cantinadiviasapienza.it), un posto semplice frequentato dagli abitanti del posto: le polpette al sugo (5 euro).

La famiglia Formato, da sx Gaetano cantiniere factotum, il padre Francesco e Mamma Angela - foto di Giulia Cannada Bartoli
La famiglia Formato, da sx Gaetano cantiniere factotum, il padre Francesco e Mamma Angela – foto di Giulia Cannada Bartoli

Per il dessert prendete una funicolare che vi porta nella zona collinare del Vomero dove la gelateria artigianale Bianco Bio (Via Enrico Alvino, 13; 39-081-558-3885; biancobio.com) propone gelati naturali sin dalla sua apertura nel 2011. Da provare l’abbinamento con un gusto non usuale come pinoli e sesamo con il divino gusto a mandorla.

Ore 15:30
6. ARTE

Il patrimonio artistico della città si è diversificato con l’apertura del Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, o Madre (Via Settembrini, 79; 39-081-1931-3016; museomadre.it; 7 euro), un palazzo che ospita lavori di grandi nomi del mondo dell’arte contemporanea come Richard Serra, Anish Kapoor e Jeff Koons. Dal 1° Aprile il museo ospita anche una mostra che celebra Sol LeWitt. In città le mostre in continua rotazione ospitate nelle gallerie del Palazzo delle Arti o PAN (Via dei Mille, 60; 39-081-795-8604; palazzoartinapoli.net), rendono ancora più attuali le offerte artistiche. Questo palazzo rosa del diciassettesimo secolo di recente ha messo in esposizione un progetto sonoro interattivo di studenti di arte del posto.

Ore 18:00
7. PASS PER IL BACKSTAGE

Il  Teatro San Carlo è tra i più antichi e bei teatri europei. Per una sbirciata dietro le scene visitate il Memus, il Museo e Archivi Storici del Teatro San Carlo (Palazzo Reale; 39-06-3996-7050; memus.org; 6 euros), ricco di storia della lirica, antichi costumi e uno spazio dove si proiettano spettacoli in 3-D. L’entrata è da via Palazzo Reale sulla grande Piazza del Plebiscito. Dopo questo antipasto audiovisivo, girate all’angolo per il primo piatto: un’opera, un balletto o un concerto nel teatro (Via San Carlo, 98/F; 39-081-797-2111; teatrosancarlo.it).

Ore 22:00
8. PIZZA

Non potete visitare Napoli, la patria della pizza, senza mangiarne almeno una. Nonostante sia stata danneggiata da un incendio lo scorso Aprile, la pizzeria Gino Sorbillo (Via dei Tribunali, 32; 39-081-446-643; sorbillo.it), una delle migliori pizzerie della città, è di nuovo affollata come sempre.

Gino Sorbillo - foto di Antonio Aragona
Gino Sorbillo – foto di Antonio Aragona

Resistete alla tentazione di andare nella meno affollata pizzeria che si chiama Sorbillo nella stessa strada, perché vale la pena aspettare per mangiare questa pizza margherita tradizionale (3,30 euro) con pomodoro, mozzarella e basilico su un cornicione soffice che inevitabilmente si piegherà dal bordo del piatto verso il tavolo.

Domenica

Ore 10:00
9. DOLCEZZE DELLA DOMENICA

Prendete un caffè nocciolato (2,50 euro) al Vero Bar del Professore (Piazza Trieste e Trento, 46; 39-081-403-041; ilverobardelprofessore.com),  un caffè rinomato per la sua ricca crema di caffè alle nocciole. Poi fate un salto alla vicina Galleria Umberto da Mary, un chiosco specializzato in sfogliatelle, dolci locali con un ripieno di ricotta e frutta candita. Ordinate una calda sfogliatella riccia (1,70 euro) e assaporate questa delizia croccante a forma di conchiglia mentre ammirate l’architettura dell’imponente galleria di fine secolo.

Ore 11:30
10. CASE VENERATE

Fate un giro per ammirare le opera d’arte della città. In Via Toledo c’è l’elegante Palazzo Zevallos Stigliano (Via Toledo, 185; 39-081-791-7233; gallerieditalia.com; 4 euro), dove la galleria al secondo piano ospita il dipinto di Caravaggio recentemente restaurato “Il Martirio di Sant’Orsola” e, a marzo, saranno visibili un paio di opere di Andy Warhol raffiguranti il Vesuvio. Proseguite nel centro storico per vedere un altro capolavoro di Caravaggio: “Le Sette Opere di Misericordia” sull’altare del Pio Monte della Misericordia (Via dei Tribunali, 253; 39-081-446-944; piomontedellamisericordia.it; 6 euro); per avere la migliore prospettiva prendete l’ascensore al piano superiore della galleria. Finite completando il giro con una visita vicino Museo Cappella Sansevero (Via Francesco De Sanctis, 19/21; 39-081-551-8470; museosansevero.it; 7 euro), dove la sculutra di marmo di un Cristo velato è di un realismo che affascina.

Ore 13:30
11. NAPOLI SOTTERRANEA

Una rete di tunnel e catacombe si nasconde sotto alla città ma la cosa più emozionante sotto terra in questi giorni è la metropolitana dove sono state installate opere di arte contemporanea in 13 stazioni della metro nell’ambito dell’iniziativa permanente “Stazioni d’Arte”. Per un veloce tour di alcune delle ultime installazioni partite dalla stazione metro dell’Università che è stata aperta nel 2011, questa presenta corridoi scorrevoli color confetto che danno l’impressione come se prendesse vita un videogioco. Poi prendete la metro verso la stazione di Toledo la cui inaugurazione a settembre ha svelato un corridoio con pannelli a muro che, al passaggio, danno l’impressione del mare, uno spettacolare soffitto conico che incanala la luce naturale giù dal cielo e altri meravigliosi mosaici.

DOVE PERNOTTARE

L’ Hotel Palazzo Decumani (Via del Grande Archivio, 8; 39-081-420-1379; palazzodecumani.com) si trova nel centro storico in una casa del ventesimo secolo recentemente ristrutturata da cui è possibile raggiungere a piedi molti posti. Le 28 stanze semplici e di stile, collocate intorno a una bella scala a chiocciola, partono dai 100 euro. L’Hotel Romeo (Via Cristoforo Colombo, 45; 39-081-017-5001; romeohotel.it), con 83 eccellenti camere, è dotato di tantissimi accessori inclusi sedie Hermès e divani Philippe Starck, una piscina sul tetto, una SPA di 1000 metri quadrati, un sushi bar e un ristorante che ha ottenuto una nuova stella Michelin nel 2013. Le camere doppie partono dai 220 euro.

Traduzione di Novella Talamo

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