Ricordi felici parte I: le nostre 10 pizze del cuore
di Novella Talamo, Giuseppe e Vittoria Budetta
In queste lunghe giornate scandite da una nuova, complicata quotidianità creatasi a causa della bufera abbattutasi sul mondo intero per la pandemia del Covid-19, la mente non può non tornare alle esperienze piacevoli che abbiamo avuto modo di fare fino al giorno prima di questo terribile tsunami.
E’ quindi più che mai il momento giusto per ricordare tutto ciò che di bello finora abbiamo fatto nella nostra vita, per pensare alle nostre passioni, a ciò che ci gratifica e porta un sorriso sul volto e nel cuore. “Non conosco un’occupazione migliore del mangiare, cioè, del mangiare veramente. L’appetito è per lo stomaco quello che l’amore è per il cuore. Lo stomaco è il direttore che dirige la grande orchestra delle nostre passioni”, con queste parole significative il compositore Gioacchino Rossini esprimeva questo concetto.
E si sa cibo e vino sono alcuni tra i settori di punta della nostra economia e fattori chiave nella nostra vita personale, angoli di gusto in cui spesso amiamo rifugiarci per prendere una pausa dallo stress della normale vita di tutti i giorni. Un modo importante anche per conoscere uomini, prodotti, territori, tradizioni e tutto ciò che rende il nostro Paese grande da un punto di vista delle eccellenze enogastronomiche, quindi della sua identità e della sua storia.
Ecco perché vogliamo qui riportare le nostre 10 pizze del cuore, quelle che abbiamo amato tantissimo non solo per la loro intrinseca bontà e validità ma anche per il fatto di essere legate a ricordi felici della nostra famiglia.
Un grande in bocca al lupo va da parte nostra a tutti i protagonisti del mondo della ristorazione; siamo sicuri che la ripresa della normalità porterà la consapevolezza di quanto sia preziosa la normalità stessa e quindi genererà ancora più entusiasmo nel dedicarci a quello che più amiamo fare, ovvero degustare, imparare, viaggiare, insomma vivere.
Margherita, 50 Kalò
Di questa pizza, che è La Pizza, si è già scritto e detto di tutto, noi possiamo solo aggiungere che andrebbe mangiata in religioso silenzio.
Con fiordilatte di Agerola, pomodoro pelato biologico, parmigiano reggiano DOP 24 mesi, basilico.
Margherita Sbagliata, Pepe in Grani
“Sbagliare” una Margherita senza tradirne la profonda essenza è solo dei grandi. Franco Pepe ci è riuscito in pieno rendendo questa versione della pizza classica per eccellenza un capolavoro di eleganza e modernità.
Con mozzarella di bufala DOP, passata di pomodoro, riduzione di basilico, olio extravergine di oliva.
La Vellutata di Genovese, Da Salvatore
Una pizza che non solo ricorda la Genovese ma sa di Genovese…golosa e saporita come poche, rispetta e onora la tradizione di un grande classico.
Con vellutata di Genovese, spezzatino di maiale, parmigiano reggiano 36 mesi, fiordilatte di Agerola, basilico e olio extravergine di oliva.
A braccia aperte, Villa Giovanna
Una pizza moderna, fresca, sapida, frutto di studio e sperimentazione che hanno portato a un bilanciamento al millimetro. Nata per un evento di beneficenza. Tecnica e cuore. Renata Sitko, chapeau!
Base focaccia semi-integrale con mozzarella di bufala, finocchio a julienne, pomodoro di Corbara in acqua e sale, pomodorini gialli, capperi di Salina, olive caiazzane, alici di Cetara, menta selvatica e finocchietto selvatico
Tonnina, 10 Diego Vitagliano
Perfetto equilibrio del gusto raggiunto grazie alla grande sensibilità nel bilanciamento degli ingredienti: è sempre il dettaglio a fare la differenza e qui la mentuccia fresca porta la completa armonia al palato. Equilibrio sopra la follia.
Con fiordilatte di Agerola, tonno sott’olio di Cetara, pomodorini semi-dried, cipolla croccante, zenzero, mentuccia, scaglie di limone, olio extra vergine di oliva
Botox, Locanda dei Feudi 2.0
Il nome scelto per questa pizza la dice lunga sull’idea che c’è dietro. Studiata ad arte per affrontare i palati più golosi e vincere a mani basse.
Con fonduta di caciocavallo di grotta, fiordilatte, blue di bufala, chips di parmigiano, confettura di fichi bianchi cilentani, olio extravergine di oliva, basilico, pepe nero macinato.
Mallone, Màdia
Punto di incontro perfetto tra passato e futuro. Antiche tradizioni e modernità si fondono in un presente che si veste di un gusto rotondo e appagante, di una identità che è più della somma delle parti.
Con mallone di cicoria e patate, fiordilatte, schiacciata in crusca e peperone crusco croccante.
Niente è per sempre, L’Oro di Napoli
Una passeggiata in un bosco dei Picentini tra noccioleti immersi in una natura lussureggiante, lì dove arriva il profumo fresco e inebriante di foglioline di menta e di limoni, piccole gemme di sole sulle piante.
Con provola affumicata, limone, nocciole, cacio di Calitri, pepe nero, menta, olio extravergine di oliva.
Costiera, Concettina ai Tre Santi
E’ una brezza che ci travolge con i profumi, i sapori e i colori di una terra inondata dal giallo dei limoni e lambita dal mare. Sembra di scorgere la sua luce e la sua energia da una terrazza a picco sul blu.
Con fior di latte, pepe e scorze di limone.
Scopara, Nonna Nannina
Una pizza che racconta una storia, lo scrigno della memoria storica e dei vissuti degli abitanti della località Annunziata di Cava de’ Tirreni.
Con grana padano, pepe, origano, basilico, peperoncino, prosciutto cotto, salsiccia e fiordilatte.